Osteoporosi e allenamento
L’osteoporosi è una patologia caratterizzata da una perdita di densità e qualità della massa ossea della persona e purtroppo molto spesso il decorso è asintomatico nel paziente fino alla comparsa della prima frattura (1). Si stima che attualmente siano 200.000.000 le persone al mondo affette da osteoporosi di cui circa il 30% delle donne post-menopausa e di queste circa il 40% assieme ad una percentuale variabile dal 15 al 30% degli uomini possano andare incontro nell’arco della loro vita ad una o più fratture ossee (2,3) e che attualmente al mondo una donna su 3 e un uomo su 5 siano a rischio di fratture osteoporotiche, tanto che una frattura osteoporotica si manifesta ogni 3 secondi per un totale di 8,9 milioni di fratture all’anno (1).
E’ plausibile che l’incidenza della malattia possa incrementare del 240% nelle donne e del 310% nell’uomo entro il 2050 (4) , portando così ad un incremento delle fratture del collo del femore da 1,66 milioni del 1990 a 6,26 milioni nel 2050 (4).
A cosa è dovuta?
Come molte delle patologie odierne, esclusi i casi di severa malnutrizione, l’osteoporosi si manifesta con l’avanzare dell’età, con una marcata differenza nei due sessi che vede la donna maggiormente sfavorita in età post menopausale a causa della perdita della protezione ormonale estrogenica.
L’equilibrio nel metabolismo osseo tra escrezione e riassorbimento di minerali, che si espleta nell’osso nell’azione tra catabolismo (mediato da cellule denominate osteoclasti) ed anabolismo (mediato da cellule denominate osteoblasti) si sposta con l’età verso il catabolismo a causa, si ipotizza, di una dieta più povera, di una minore esposizione al sole (con conseguente deficit di vitamina D) e di una ridotta attività fisica.
Qual è il ruolo dell’allenamento?
Come al solito i benefici dell’esercizio fisico regolare si manifestano a fronte di un’attività costante nella vita dell’individuo, anche se cominciare in età avanzata può migliorare nettamente il decorso della patologia e prevenire il manifestarsi di fratture ossee.
L’attività sportiva in età giovanile consente di raggiungere il picco di massa ossea durante lo sviluppo, che rappresenterà un deposito di minerale osseo aggiuntivo maggiore in età adulta utile per prevenire l’insorgenza dell’osteoporosi.
L’attività fisica riveste un ruolo importante nel raggiungimento e nel mantenimento del picco di massa ossea fino ai 40 anni, come si può evincere dal grafico soprastante: un soggetto che si è adeguatamente allenato da giovane avrà un notevole vantaggio nei confronti del sedentario nei confronti dell’osteoporosi e delle sue manifestazioni peggiori.
Quali sono le attività migliori?
Alcune attività come il nuoto, le camminate e il ciclismo spesso consigliate non sortiscono purtroppo un effetto protettivo nei confronti dell’osteoporosi (6): ciò che crea un maggiore impatto sull’osso (es. balzi, sport di contatto quali boxe, rugby, arti marziali e sport da combattimento, pesistica), consente di attivare il rimodelling osseo creando un bilancio positivo nella deposizione di nuovo minerale (7,8,9).
Qual è il messaggio da portare a casa?
- Nell’infanzia e nell’adolescenza l’attività fisica incrementa il deposito di massa ossea favorendo il raggiungimento del picco di massa (10,11,12,13,14,15,16).
- Livelli maggiori di attività sportiva nell’adulto e minori ore passate seduti sono associati a un significativamente ridotto rischio di fratture dell’anca (17,18)
- L’attività fisica e il fitness riducono il rischio di osteoporosi, fratture e traumi da caduta e numerosi studi epidemiologici sostengono che questa sia associata ad un minore rischio di fratture dell’anca sia nelle donne che negli uomini (19,20,21,22,23,24,25,26,27)
- Nell’anziano un maggiore livello di attività fisica ha prodotto un aumento di massa ossea in donne in menopausa, un 47% in meno di cadute e un 25% in meno di fratture dell’anca, oltre ad aver migliorato i parametri funzionali degli anziani operati di protesi d’anca a seguito di fratture (28,29,30,31,32,33)
Conclusione: fatevi seguire da personale competente, impostate un programma di allenamento adatto alle vostre caratteristiche e dateci dentro!
Riferimenti
1.International Osteoporosis Foundation
2. Cooper C, Campion G, Melton LJ 3rd. Hip fractures in the elderly: a world-wide projection. Osteoporos Int. 1992 Nov;2(6):285-9
3. Melton III LJ, Chrischilles EA, Cooper C, Lane AW, Riggs BL: Perspective: How many women have osteoporosis? J Bone Miner Res 1992;7:1005-10
4. Gullberg B, Johnell O, Kanis JA. Worldwide projections for hip fracture. Osteoporosis Int. 1997;7:407-13
5. Sambrook P, Cooper C. Osteoporosis. Lancet 2006;367:2010-18
6. Khan K, McKay H, Kannus P, Bailey D, Wark J, Bennell K. Physical activity and bone health. Human Kinetics. IL, 2001:1036
7. Pfeifer M, Sinaki M, Geusens P, Boonen S, Preisinger E, Minne HW. Musculoskeletal rehabilitation in osteoporosis: a review. J Bone Miner Res 2004;19:1208-1214
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9. Friedlander AL, Genant HK, Sadowsky S et al. A two-year program of aerobics and weight training enhances bone mineral density of young women. J Bone Miner Res 1995;10:574-585
10. Bass S, Pearce G, Bradney M, et al. (1998) Exercise before puberty may confer residual benefits in bone density in adulthood: studies in active prepubertal and retired female gymnasts. J Bone Miner Res 13:500
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12. Kannus P, Haapasalo H, Sankelo M, et al. (1995) Effect of starting age of physical activity on bone mass in the dominant arm of tennis and squash players. Ann Intern Med 123:27
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